Nel nostro percorso verso la migrazione a nuovi ambienti cloud, il cloud ibrido rappresenta una stazione obbligata. Crocevia fondamentale tra due declinazioni cloud ugualmente efficaci, il cloud pubblico e il cloud privato, l’ambiente ibrido rappresenta oggi il miglior approdo consigliabile per ogni tipo di azienda e in ogni mercato.
Ci si affida a un cloud ibrido quando si vuole mantenere la propria infrastruttura bilanciata tra cloud privato – sorta di evoluzione di un on-premise – e cloud pubblico. In questo modo, i workload vengono indirizzati verso una delle due strutture, a seconda di quale delle due sia più sicura ed efficace per una certa attività.
Un’architettura eterogenea per definizione che, allo stesso tempo, pone l’interoperabilità e la comunicazione tra i due ambienti come priorità ha bisogno di una piattaforma di gestione performante, efficace e completa. Una volta scelto l’ambiente pubblico, per esempio AWS, e definito l’ambiente privato, è importante soffermarsi sulla scelta delle soluzioni applicative di gestione.
“Nel 2020 in Italia il comparto Public & Hybrid Cloud è cresciuto del 30% toccando i 2 miliardi di euro di valore su un totale complessivo di mercato di 3,34 miliardi di euro”.
(Osservatorio per la Digital Innovation del Politecnico di Milano)
VMware Cloud su AWS è la soluzione ideale per ambienti ibridi che si poggiano sul cloud pubblico AWS. La piattaforma garantisce la gestione virtuale completa del data center in modalità Software Defined (SDDC, software defined data center) con accesso ottimizzato ai servizi AWS. Basato su VMware Cloud Foundation, VMware Cloud on AWS integra i prodotti VMware di elaborazione, storage e virtualizzazione della rete (VMware vSphere, vSAN e NSX) con il gestore VMware vCenter, per l'esecuzione su un'infrastruttura AWS dedicata, elastica e “bare metal”.
Il valore di una soluzione per cloud ibridi ottimizzata per AWS
Scegliere una piattaforma ottimizzata per gli ambienti di uno specifico hyperscaler è la scelta più opportuna perché garantisce la qualità massima nell’implementazione dei servizi e nella loro gestione, evitando qualsiasi problema di integrazione.
Il servizio, ora disponibile anche nella nuova region italiana di AWS, lavora nativamente nell’infrastruttura “bare metal” di AWS garantendo alta capacità di banda e bassa latenza nel dialogo con il maggior numero di servizi AWS attraverso l’accesso istantaneo alle API pubbliche.
L’adozione di VMware Cloud on AWS presenta ulteriori benefici. È possibile arricchire le applicazioni aziendali sfruttando l’intero portfolio di soluzioni AWS disponibili, trasformandole in moderni container orchestrati da Kubernetes. La soluzione, inoltre, garantisce la massima affidabilità e sicurezza dei dati per applicazioni mission-critical, riduce i tempi e semplifica le operazioni di migrazione al cloud e, infine, certifica un forte risparmio del TCO grazie al paradigma as-a-service.
“Ci sono pochi stack tecnologici disponibili per ambienti ibridi. Il più alto livello di continuità del cloud ibrido e portabilità bidirezionale si ottiene solo avendo stack simili su entrambi i lati e la soluzione VMware soddisfa pienamente questo requisito”.
(IDC whitepaper: Ottenere un vero cloud ibrido integrato e senza soluzione di continuità)
In conclusione, VMware Cloud on AWS si dimostra la scelta ideale per diversi percorsi di trasformazione digitale: la migrazione al cloud, l’estensione di un data center, i progetti di disaster recovery, la modernizzazione delle applicazioni, l’introduzione di desktop virtuali (VDI).
25% di tempo risparmiato
“Con VMware Cloud on AWS gli sviluppatori risparmiano mediamente il 25% del loro tempo nella gestione dell’infrastruttura ibrida”.
(EMA Research)
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